
Le percentuali stimate sono sostanzialmente in crescita rispetto a quelle del mese precedente. Se nel mese di ottobre, difatti, la percentuale di disoccupati si attestava intorno al 12,5%, in appena un mese il tasso ha raggiunto il 12,7%. Ancora più negativa la situazione per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, al di sotto dei 25 anni, che a novembre si è attestata al 41,6% contro i 37,6% registrati nel 2012. Un aumento di quattro punti percentuali in un anno, dunque, e il dato peggiore dal 1977 a oggi.
Tradotta in cifre, la stima spaventa ancora maggiormente. Sono 3 milioni e 254 mila i disoccupati nel mese di novembre, ben 57 mila in più rispetto al mese precedente.
E 924 mila sono i disoccupati sotto i 25 anni, 12 mila in più rispetto al mese di ottobre e 131 mila in più rispetto a un anno prima. Cifre, queste ultime, davvero impressionanti specie se si considera che sono destinate a salire ancora.
Il tasso di occupati, sempre in riferimento ai dati ISTAT del mese di novembre, si attesta invece al 55,4%, che tradotto in cifre significa 22 milioni e 292 mila, in calo dello 0,2% rispetto al mese di ottobre e del 2% se confrontato con il dato dell'anno passato.
Stupisce, in proposito, il fatto che se si analizzano i dati riferiti ai paesi dell'Eurozona e dell'Unione europea, in entrambi i casi i tassi di disoccupazione rimangono invariati a partire dai mesi di aprile-maggio fino alle stime di novembre.
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