
Per il settore dell'abbigliamento in particolare, l'anno passato ha segnato un momento di crisi senza eguali negli ultimi decenni, a causa della chiusura di 11.900 esercizi commerciali. Gli effetti di questo anno disastroso dal punto di vista delle vendite dovrebbe andare a vantaggio degli acquirenti, si pensa infatti che i prossimi saldi saranno i più convenienti, in termini di risparmio economico, se si prendono in considerazione gli ultimi dieci anni.
Se, dunque, gli italiani hanno disertato i negozi durante le festività natalizie a causa dei prezzi troppo esosi per il loro portafoglio, i saldi invernali potrebbero riportare le persone in giro per le vetrine. I dati stimati da Confcommercio e Confesercenti, tuttavia, calcolano una spesa media pro capite che non supererà i 150 euro, per un volume totale d'affari di circa 5,4 miliardi di euro. Oltre la metà degli italiani, inoltre, sempre stando alle stime operate, si accosterà ai saldi con un atteggiamento piuttosto pessimistico e sfiduciato.
Per quanto riguarda, invece, le date di inizio della stagione dei saldi invernali 2014, la Sardegna è stata la prima a partire, addirittura il 6 dicembre, a causa dell'alluvione che ha colpito la regione alla fine del mese di novembre, con lo scopo di riavviare l'economia dell'isola. La Basilicata e la Campania saranno, invece, le prime due regioni ad avviare i saldi nel 2014, precisamente il 2 gennaio. Per tutte le altre regioni italiane la data prevista è sabato 4 gennaio.
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