Ecco una favola per spiegare l'assurdità di questo paese sul tema pensioni e vitalizi nei confronti di parenti di immigrati con non hanno mai messo piede in Italia.
La storia inizia con una signora italiana che ha versato i contributi nel proprio paese, poi alle soglie della pensione decide di trasferirsi in Tunisia, dove la vita costa di meno e riesce a vivere dignitosamente con la sua pensione. Tra l'altro, quando deve curarsi si rivolge alla sanità tunisina senza gravare sulle casse pubbliche italiane. Eppure ecco le ultime incredibili notizie previdenziali: qualcuno dall'alto dell'Inps vorrebbe tagliare la pensione della signora e di altri connazionali che vivono all'estero. Dal rovescio della medaglia, una donna nata in Tunisia senza aver versato alcun contributo e messo piede in Italia, un bel giorno decide di arrivare nella penisola italiana dove risiede suo figlio, immigrato regolare da diverso tempo, ha fatto richiesta di ricongiungimento familiare. Morale della favola, la donna straniera potrebbe avere la possibilità di ricevere dalle casse italiane 450€ menili, mentre l'italiana che vive all'estero viene minacciata dall'Inps.
Pensione sociale per extracomunitari
Qual è il senso di tutto questo? Lo spiega direttamente il sito dell'Inps - esiste un assegno sociale, un tempo si chiamava 'pensione sociale' a favore degli extracomunitari, lavoratori e non. Possono farne richiesta per loro stessi e possono fare domanda per i loro parenti! Riepilogando tutta la fiaba: un immigrato, grazie al ricongiungimento familiare ha diritto di portare in Italia i suoi parenti (genitori), costoro dopo aver ottenuto la residenza hanno la possibilità concreta di beneficiare di un assegno sociale senza aver versato mai un contributo.
Nel 2014, gli stranieri over 65 che hanno ricevuto la pensione sociale sono stati 55.930 per una spesa totale che supera i 327 milioni di euro. Una cifra di tutto rispetto al cospetto di molte persone che non hanno mai versato un solo centesimo al nostro Paese. Eppure la legge italiana è abbastanza chiara: chi beneficia di tale pensione non può trascorrere più di 30 giorni fuori dai confini nazionali, dopo 1 anno di assenza dovrebbe scattare la revoca, ma qui entrano di scena le vere truffe. La Polizia di Stato né ha smascherato a centinaia. Praticamente gli immigrati fanno il ricongiungimento familiare - i parenti arrivano - ottengono l'assegno sociale poi tornano nel proprio paese dove campano in modo decoroso grazie ai soldi italiani.
fonte liberoquotidiano

Pensione sociale per extracomunitari
Qual è il senso di tutto questo? Lo spiega direttamente il sito dell'Inps - esiste un assegno sociale, un tempo si chiamava 'pensione sociale' a favore degli extracomunitari, lavoratori e non. Possono farne richiesta per loro stessi e possono fare domanda per i loro parenti! Riepilogando tutta la fiaba: un immigrato, grazie al ricongiungimento familiare ha diritto di portare in Italia i suoi parenti (genitori), costoro dopo aver ottenuto la residenza hanno la possibilità concreta di beneficiare di un assegno sociale senza aver versato mai un contributo.
Nel 2014, gli stranieri over 65 che hanno ricevuto la pensione sociale sono stati 55.930 per una spesa totale che supera i 327 milioni di euro. Una cifra di tutto rispetto al cospetto di molte persone che non hanno mai versato un solo centesimo al nostro Paese. Eppure la legge italiana è abbastanza chiara: chi beneficia di tale pensione non può trascorrere più di 30 giorni fuori dai confini nazionali, dopo 1 anno di assenza dovrebbe scattare la revoca, ma qui entrano di scena le vere truffe. La Polizia di Stato né ha smascherato a centinaia. Praticamente gli immigrati fanno il ricongiungimento familiare - i parenti arrivano - ottengono l'assegno sociale poi tornano nel proprio paese dove campano in modo decoroso grazie ai soldi italiani.
fonte liberoquotidiano
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