Continua l'intricata vicenda della scuola italiana sul tema Natale e tradizioni. Prima il problema di aver tolto il crocefisso dalle aule scolastiche, poi la volontà di non fare neanche più il presepe (disturbava altre religioni), ancora, smettere di fare feste e canti natalizi, l'ultima della serie è stato vietato da una preside di una scuola di Sassari la visita pastorale del vescovo Paolo Atzei.
È pur vero che la scuola italiana è laica, ma appare evidente il piano da parte di qualcuno di voler cancellare le nostre usanze. Nella serata del 1 dicembre 'la mancata visita del vescovo' è diventato l'ennesimo caso nazionale. Un gruppo sparuto di esponenti di Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno protestato mostrando dei cartelli con la scritta 'Io difendo le mie radici culturali: sì alla scuola aperta e ospitale, no alla scuola con muri ideologici'.
Dall'altra, i genitori degli alunni stanno dalla parte del preside e insegnanti che hanno risposto 'In questa scuola il presepe è permanente, il crocifisso è al suo posto e se fosse venuto il vescovo non lo avrebbe mandato via nessuno", dicono a chiare lettere le mamme in attesa dell'uscita da scuola dei propri bambini'.
È pur vero che la scuola italiana è laica, ma appare evidente il piano da parte di qualcuno di voler cancellare le nostre usanze. Nella serata del 1 dicembre 'la mancata visita del vescovo' è diventato l'ennesimo caso nazionale. Un gruppo sparuto di esponenti di Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno protestato mostrando dei cartelli con la scritta 'Io difendo le mie radici culturali: sì alla scuola aperta e ospitale, no alla scuola con muri ideologici'.
Dall'altra, i genitori degli alunni stanno dalla parte del preside e insegnanti che hanno risposto 'In questa scuola il presepe è permanente, il crocifisso è al suo posto e se fosse venuto il vescovo non lo avrebbe mandato via nessuno", dicono a chiare lettere le mamme in attesa dell'uscita da scuola dei propri bambini'.
Stiamo tornando alla schiavitu'
RispondiEliminaLo vuole la sinistra
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