
Non sarà un Natale di austerity e spending review per i politici che avevano annunciato per il paese. Tutto fumo e niente arrosto. Belle parole, ma quello che conta nella vita sono i fatti e le solite promesse non mantenute da parte della classe politica. Già, perché questi signori custodiranno anche sotto l'albero di Natale: bonus, indennizzi, compresi quelli sugli stipendi. In parole povere, non ci sarà nessun taglio annunciato dal governo.
Un Natale ricco (ancor di più) per qualcuno di loro, infatti i cosiddetti tagli non sono avvenuti negli stipendi più alti. Guardano i numeri si tratta di 3 milioni e 400 mila euro di spesa invece dei previsti 2 milioni 143 mila. Per quanto riguarda i tagli sugli stipendi della Camera, questi erano stati decisi un anno fa dall'Ufficio Presidenza di Montecitorio in cui 1300 dipendenti avevano visto un consistente alleggerimento della propria busta paga. Secondo il Tribunale di Roma il taglio è in contrasto con il principio di eguaglianza (art 3 Costituzione), che conferisce ai cittadini la possibilità di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. In parole povere: la delibera sui tagli è una decisione 'illegittima', e incostituzionale perché non ha consentito ai dipendenti della Camera del Senato di non avere un organo di difesa.
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